Un funnel invisibile
2 Mag 2025 - News (customer, funnel, marketing, profitto, vendite)

Ma irresistibile.
Come costruirlo?
La nuova era dei funnel: silenziosi, sottili, micidiali
Nel 2025, i funnel non urlano più. Non promettono miracoli, non ti afferrano per la giacca mentre scrolli. Il funnel che funziona oggi è un funnel invisibile: si integra perfettamente nell’esperienza dell’utente, accompagnandolo passo dopo passo senza farsi notare. Ma quando ti accorgi di essere dentro… è già troppo tardi. Hai già cliccato. Hai già lasciato i dati. Sei già convinto.
Il funnel non è un modulo di contatto
Molti confondono il funnel con una sequenza di email o una landing page con un modulo. Ma un funnel è molto di più: è una mappa del comportamento umano. È la progettazione di un percorso che inizia spesso molto prima che l’utente sappia di avere un problema e si conclude dopo che ha detto sì. Invisibile non vuol dire improvvisato: vuol dire intenzionale, fluido, intelligente.
Gli ingredienti di un funnel che non si vede ma si sente
- Un contenuto magnetico: articoli, video, reel, podcast… deve essere irresistibile e far scattare la scintilla dell’interesse.
- Una UX senza attrito: niente freni, niente distrazioni, solo percorsi naturali.
- Micro-conversioni: piccoli sì che portano al sì grande. Un like, un commento, un download, una mail lasciata.
- Psicologia comportamentale: bias cognitivi, effetto riprova sociale, reciprocità, FOMO… tutto lavora sotto pelle.
- Design invisibile: ogni elemento visivo deve accompagnare, non distrarre. L’estetica segue la funzione.
Conclusione
Un funnel invisibile è come una buona colonna sonora: non te ne accorgi, ma ti cambia tutto. È pensato, testato, ottimizzato per portare l’utente da un punto A a un punto B senza forzature. Se vuoi costruire percorsi di conversione che sembrano magia (ma sono strategia pura), scrivici ora. È ora di progettare funnel che non si vedono… ma si sentono eccome.
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